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Il Circolo Delle Quinte – Applicazione alla Scala Maggiore

Ed arriviamo finalmente a parlare del famosissimo Circolo Delle Quinte! Ma cos’è questo Circolo Delle Quinte?!?

Per Circolo delle quinte si intende una serie contigua di intervalli di Quinta, sia in senso ascendente che in senso discendente. Viene chiamato come “Circolo” perchè se seguiamo tutto il percorso di 12 salti di quinta , ascendenti o discendenti, a partire da una determinata nota, alla fine del giro finiremo nuovamente sulla nota da cui eravamo partiti.

Il Circolo delle quinte lo dovete immaginare come un orologio; un Orologio che muove le sue lancette sia in senso orario, verso destra, che in senso antiorario, verso sinistra. Quando le lancette di questo orologio si muovono in senso orario, ovvero verso destra, si parla di Quinte Ascendenti, al contrario, quando le lancette si muovono verso sinistra in senso antiorario, si parla di Quinte Discendenti.

Vediamo il Circolo delle Quinte Ascendenti (Verso destra):

Come potete vedere nell’immagine qui sopra, partendo dal DO, e spostandoci di intervalli di quinta ascendenti , si ottiene un giro completo che ci riporta nuovamente sul nostro DO di partenza. Naturalmente lo stesso discorso è valido partendo da qualsiasi altra nota. Per capire meglio come si sposta il circolo delle quinte per quinte ascendenti vi eseguo i primi passaggi; iniziamo dal DO , la quinta del DO è la quinta nota della scala Maggiore di DO (DO – RE – MI – FA – SOL ), quindi dal DO ci si sposta al SOL. Per calcolare la quinta successiva si parte stavolta dal SOL e si vede qual’è la quinta della scala maggiore questa volta di SOL (SOL – LA – SI – DO – RE) e si arriva sul RE, e cosi via per tutte le altre tonalità che si vanno incontrando spostandoci di quinta in quinta. Naturalmente possiamo anche calcolare le quinte ascendenti semplicemente spostandoci di un intervallo di quinta cosi come abbiamo visto nella lezione precedente che trovate in questo corso di armonia.

Passiamo adesso a vedere il Circolo delle Quinte come si muove in senso Discendente (per quinte discendenti:

Anche in questo caso, partendo ad esempio sempre dal nostro DO centrale, se ci spostiamo questa volta di Quinte discendenti , alla fine del giro saremo nuovamente tornati al nostro DO di partenza (o da qualsiasi altra tonalità vogliate partire). Anche in questo caso vi faccio i primi passaggi per ulteriore chiarezza; Se partiamo dal DO , e vogliamo sapere la prima quinta discendente qual’è, ci basta iniziare da DO e scorrere la scala maggiore di DO al contrario (DO – SI – LA – SOL – FA) , in questo modo vediamo qual’è la prima quinta discendente partendo dal DO e cosi via per tutte le altre tonalità.

Ma a cosa serve il Circolo delle Quinte? Il Circolo delle quinte ha varie funzioni che vedremo nel proseguimento di questo corso di Armonia Musicale, ma la sua principale funzione è quella di indicarci il numero di alterazioni (note alterate # o b ) che contengono le varie scale maggiori.

In questa immagine che vedete qui in alto vedete il Circolo delle Quinte completo, concentratevi per adesso soltanto sulle note scritte in Rosso (che sono le tonalità maggiori). Come vedete la Tonalità di DO Maggiore, come sappiamo, non ha nessuna nota alterata, difatti la scala Maggiore di DO è composta dalle note DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI , che sono tutte note naturali, senza nessun diesis e nessun bemolle, e corrispondono infatti a tutti i tasti bianchi del pianoforte cosi come abbiamo visto nella lezione precedente. Se guardate adesso la prima quinta ascendente partendo dal DO, il SOL , la Tonalità di SOL contiene una nota Alterata (il FA # per l’esattezza) e viene infatti indicato nell’immagine con 1#. Infatti se costruiamo la Scala Maggiore di SOL , partendo dal SOL e spostandoci degli intervalli (TONO – TONO – SEMITONO – TONO – TONO – TONO – SEMITONO), avremo : SOL – LA – SI – DO – RE – MI – FA# e (SOL). Se ci spostiamo sulla quinta successiva partendo stavolta dal SOL arriveremo al RE. La Scala Maggiore di RE contiene due alterazioni ( FA# e DO# ). Difatti se partiamo dal RE e ci spostiamo sempre delle stesse distanze (TONO – TONO – SEMITONO – TONO – TONO – TONO – SEMITONO), avremo: RE – MI – FA# – SOL – LA – SI – DO# e (RE). Infatti le due alterazioni sono indicate nel circolo delle quinte come 2# e cosi via per tutto il circolo delle quinte fino a ritornare al punto di partenza. Nell’ultima tonalità avremo una scala completamente composta da note alterate che poi ci riporterà, con la quinta successiva , al nostro DO di partenza. La cosa interessante da notare è che , muovendoci di quinta in quinta, ogni nuova scala maggiore di ogni nuova tonalità che incontriamo, avrà sia le alterazioni della scala maggiore precedente, ed una nuova alterazione. Nel caso del RE Maggiore infatti vediamo come la Scala di RE Maggiore contenga sia il FA# che è l’alterazione della Scala maggiore di SOL , che il DO# che è una nuova alterazione. Se dal RE ci spostiamo di un’altra quinta ascendente arriveremo alla tonalità di LA. La Scala maggiore di LA conterrà 3 note in Diesis, che saranno le due precedenti della Scala di RE Maggiore (FA# e DO# , di cui FA# era l’alterazione della Scala Maggiore di SOL ) e ne conterrà una nuova che è il SOL#. Con questo schema si continua per tutte le altre tonalità , ed ogni nuova tonalità conterrà sia tutte le alterazioni della quinta precedente e ne conterrà sempre una nuova.

Lo Stesso discorso rimane valido anche per le quinte discendenti (verso sinistra nel nostro circolo delle quinte). Come potete vedere dall’immagine , se partiamo dal DO e ci spostiamo stavolta verso sinistra, per quinte discendenti, vengono indicate le tonalità maggiori che questa volta conterranno come alterazioni i Bemolli (b). Infatti spostandoci dal DO, e scendendo di una quinta, arriviamo sul FA. La Scala Maggiore di fa , come indicato nel circolo delle quinte, contiene una nota alterata, un bemolle che è il SIb. Infatti partendo stavolta dal FA e spostandoci sempre delle stesse distanze (TONO – TONO – SEMITONO – TONO – TONO – TONO – SEMITONO), otteniamo la scala Maggiore di FA che risulta composta da : FA – SOL – LA – Sib – DO – RE – MI e (FA). Se continuiamo il nostro giro sul circolo delle quinte per quinte discendenti la prossima quinta discendente che incontriamo sarà proprio il SIb . Anche in questo caso la Scala maggiore di SIb conterrà l’alterazione della Scala di FA Maggiore e ne conterrà una nuova. Difatti se partiamo dal SIb e ci spostiamo sempre degli intervalli (TONO – TONO – SEMITONO – TONO – TONO – TONO – SEMITONO), avremo: SIb – DO – RE – MIb- FA – SOL – LA e (Sib). Come vedete c’è il Sib, l’alterazione della scala maggiore di FA, ed una nuova alterazione in bemolle che è il MIb. Se continuiamo il nostro giro finiremo proprio sulla tonalità di MIb che conterrà anche in questo caso le due alterazioni delle tonalità precedenti e ne conterrà anche una nuova . Come potete vedere per quinte discendenti, le tonalità su cui finiamo se ci spostiamo verso sinistra sono proprio le nuove alterazioni di ogni singola scala precedente.

Nel Circolo delle quinte, sempre come vedete nell’immagine qui in alto, sono indicate anche le tonalità minori (nel cerchio interno scritte in verde). Vedremo anche successivamente il funzionamento del Circolo delle quinte per le tonalità minori dopo aver affrontato lo studio delle tonalità Relative minori delle Tonalità Maggiori.

Ho creato per voi uno schema con tutte le scale maggiori presenti nel circolo delle quinte con l’indicazione di tutte le note presenti in ogni singola scala maggiore e l’indicazione anche del numero di alterazioni. Vediamo prima le scale maggiori che contengono i Diesis (#) e come si spostano lungo il circolo delle quinte.

E vediamo anche lo schema di tutte le scale maggiori con i bemolle (b):

Per ricordare in maniera molto semplice e rapida tutte quelle che sono le alterazioni delle varie scale maggiori ci si può rifare ad una piccola formuletta (o filastrocca se preferite.

Per ricordare tutte le scale che contengono come alterazioni i bemolli, si può usare la formuletta : SI – MI – LA – RE – SOL- DO – FA. Sono questi infatti i bemolli che compaiono man mano che si va avanti nel circolo delle quinte procedendo per quinte discendenti nelle varie scale maggiori (naturalmente bemolli SIb – MIb – LAb – REb – SOLb – DOb – FAb). Per sapere qual’è la scala che contiene le alterazioni basta tornare indietro di un nome nella filastrocca. Facciamo un esempio pratico: Qual’è la scala maggiore che ha 4 alterazioni e quali sono queste alterazioni? i Bemolli in questione sono i primi 4 della nostra filastrocca quindi SIb – MIb, LAb e REb. Per sapere qual’è la scala maggiore che li contiene tutti ci basta tornare indietro di un nome rispetto all’ultimo; l’ultimo è il REb quindi la risposta sarà LAb. Infatti la scala che contiene 4 bemolli e queste 4 note esattamente è la scala di LAb Maggiore.

Per ricordare invece tutte le scale maggiori che contengono i Diesis (#) e tutte le note alterate che contiene ogni scala maggiore ci basta utilizzare la stessa formuletta di prima ma leggerla al contrario , quindi : FA – DO – SOL – RE – LA – MI – SI (naturalmente anche in questo caso tutti Diesis FA# – DO# – SOL# – RE#- LA# – MI# – SI#). Stavolta però per conoscere quale scala maggiore contiene le alterazioni non bisogna tornare indietro di un nome , come per i bemolli , ma bisogna salire di un semitono (intervallo di 2° minore) , rispetto all’ultimo Diesis della scala. Facciamo anche in questo caso un esempio pratico: Qual’è la scala maggiore che ha 3 Diesis e quali sono queste note alterate? I Diesis in questione sono i primi 3 della lista e dunque sono FA# – DO# e SOL# . Per sapere qual’è la scala maggiore che le contiene tutt’è tre ci basta salire di un semitono rispetto all’ultimo nome che incontriamo , dunque in questo caso è il SOL#, salendo di un semitono arriviamo sul LA. La scala Maggiore che contiene 3 diesis, e per l’esattezza queste 3 note, è proprio la scala di LA Maggiore.

Per ricapitolare abbiamo in totale 7 Scale con Diesis (#) , e altre 7 Scale con Bemolle (b), e una scala , la Scala Maggiore di DO, che non ha nessuna alterazione, per un totale di 15 scale. Ma noi sappiamo che in un’ottava ci sono soltanto 12 semitoni presenti , quindi soltanto 12 tonalità, come è possibile che ci siano 15 Scale? Infatti non è possibile, alcune di queste scale coincidono, come suoni, anche se hanno nomi diversi (vedi lezione precedente sui nomi delle note).

Ad esempio :

  • Scala di SIb Maggiore —-> uguale alla Scala di DOb Maggiore
  • Scala di FA# Maggiore —-> uguale alla Scala di Solb Maggiore
  • Scala di DO# Maggiore —-> uguale alla Scala di REb Maggiore

E quindi quale scala dovremmo usare di volta in volta mentre stiamo suonando? Quando non c’è nessun vincolo di natura armonica che ci costringe a scegliere di chiamare una scala con un nome piuttosto che con un altro , sceglieremo secondo dei semplici criteri di convenienza per noi. Ad esempio la Scala di SI Maggiore ha 5# mentre la Scala di Dob maggiore ha 7b (bemolli) , perchè mai dovremmo usare la scala di DOb?!? Sceglieremo quindi la Scala di SI Maggiore.

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