Armonizzazione della Scala Maggiore
Andiamo avanti con l’approfondimento sulla scala maggiore e parliamo finalmente, dopo aver visto come si costruisce la scala maggiore, le varie Triadi (Accordi ) che si possono formare, avendo fatto la conoscenza delle Scale Greche (Modi della Scala Maggiore), possiamo finalmente passare a parlare dell’armonizzazione della Scala Maggiore.
Cosa si intende per armonizzazione della Scala Maggiore?
Per armonizzazione si intende andare a costruire delle triadi, sempre per terze sovrapposte, su ogni singolo grado della scala Maggiore. In altre parole si prendono le note di una scala maggiore e , per ogni singola nota, si aggiungono due terze sovrapposte ottenendo in questo modo 7 diverse triadi , accordi, uno per ogni singolo grado, nota, della scala Maggiore.
L’armonizzazione oggi la faremo e la comprenderemo utilizzando il pentagramma e parlando del concetto della verticalità della musica. Visto che nelle nostre lezioni su questo sito web e sul canale youtube , non abbiamo ancora parlato del pentagramma , prendiamo questa lezione come spunto per introdurre il pentagramma, fare la sua conoscenza, ed imparare ad utilizzarlo.
Cos’è e come funziona il pentagramma?
Il Pentagramma è il sistema utilizzato nei secoli, ed utilizzato anche tutt’oggi , per scrivere la musica, è un sistema di notazione musicale. Sul pentagramma vengono appunto scritte le note , che vengono trascritte utilizzando dei segno convenzionali che ne indicano la durata, o valore, delle note. Vediamo prima questi segni convenzionali che vengono utilizzati per trascrivere le note sul pentagramma sulla base della loro durata:
Quelle che vedete qui in alto sono le note musicali, indicate secondo il loro valore. Ad esempio una semiminina dura 4/4 , quindi permane per tutta la durata di una misura in 4/4 , la minima dura 2/4 , quindi dura la metà e ci saranno due minime per ogni misura di 4/4, la semiminima dura 1/4 , quindi ci saranno 4 semiminime per ogni misura di 4/4 e cosi via per tutte le altre note. Come potete notare c’è sempre un rapporto di 1:2 tra le note , ogni volta che si scende nella tabella si dimezza il valore e ne raddoppia il numero presente in una misura di 4/4 . Accanto ai simboli delle varie note sono indicati anche i simboli che rappresentano le pause musicali, i momenti di silenzio, che vengono anche trascritti sul pentagramma. Le pause musicali hanno lo stesso valore delle note . Vedremo più specificatamente in una lezione approfondita di scrittura musicale come utilizzare al meglio questi simboli anche con l’utilizzo delle pause e dei punti e delle legature delle note.
Per adesso concentriamoci sulla conoscenza di base del pentagramma per la formazione delle triadi per l’armonizzazione della scala maggiore, il concetto centrale di questa lezione di oggi.
Questi simboli vengono trascritti, come dicevamo, sul pentagramma. Il pentagramma è formato da 5 linee e 4 spazi, che si formano all’interno delle 5 linee.
Queste linee e questi spazi vengono chiamati rispettivamente, partendo dal basso: 1° rigo, 2° rigo, 3° rigo, 4° rigo e 5° rigo; Gli spazi invece 1° spazio, 2° spazio, 3° spazio, 4° spazio.
Questo è dunque come vediamo un pentagramma di base. Facendo dei rapidi calcoli ci si rende subito conto di come in un pentagramma possano trovare posto soltanto alcune note, soltanto una piccola porzione di frequenze. E’ come se noi stessimo osservando il mondo delle altezze sonore guardando da una finestra che ci permette di vederne soltanto una parte.
Queste finestre possono comunque essere allargate utilizzando i “tagli addizionali” , che altro non sono che degli altri righi che si vanno ad aggiungere nella parte superiore o nella parte inferiore del pentagramma, sopra il 5° rigo o sotto il 1° rigo, di modo da poter raggiungere anche note che si trovano fuori da quella determinata finestra di altezze che stiamo osservando in quel momento sul pentagramma.
Per capire qual’è la finestra di altezze che stiamo osservando in quel momento si utilizzano le cd. “Chiavi” , che sono dei simboli grafici che si trovano all’inizio della partitura e ci indicano proprio la finestra di altezze che stiamo osservando in quel momento. Abbiamo 3 tipi diverse di Chiavi musicali, la Chiave di Violino (SOL), la Chiave di DO e la Chiave di FA. Torneremo anche sulle chiavi in una lezione specifica sulle chiavi musicali e sulle varie posizioni che queste chiavi possono assumere. Noi Chitarristi utilizziamo, per la scrittura della musica sul pentagramma, la Chiave di Violino che indica la finestra di altezze in cui si muovono le note della chitarra.
Fatta questa piccola introduzione sul pentagramma, che vi ripeto, avremo modo di vedere in maniera più approfondita in questo sito web, passiamo ad armonizzare la scala maggiore.
Iniziamo con l’armonizzazione della Scala Maggiore di DO, per semplicità, essendo la scala maggiore di DO una scala che non contiene nessuna nota alterata, nessun diesis e nessun bemolle, per noi sarà più semplice capire il funzionamento dell’armonizzazione e la nascita delle triadi su ogni singolo grado della scala maggiore. Naturalmente lo stesso criterio sarà poi applicabile per qualsiasi altra scala maggiore in qualsiasi tonalità noi vogliamo.
Vediamo subito la nostra Scala maggiore di DO indicata sul pentagramma:
Quella che vedete qui in alto è la scala di DO Maggiore indicata sul pentagramma, la scala che tutti noi conosciamo (DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI ). Per armonizzare questa scala, su ogni grado della scala maggiore di DO , dobbiamo mettere altre due note, due terze sovrapposte , ovvero due note che si trovano a due intervalli di terza tra di loro. In altre parole , ad esempio partendo dal do, ci basta saltare una nota ed indicare la successiva, dal punto di arrivo ci basta saltare un’altra nota ed indicare la successiva sul pentagramma. Ad esempio, partendo dal DO, saltiamo il RE e segniamo il MI sul pentagramma, poi dal MI saltiamo la successiva, il FA, e segniamo il SOL sul pentagramma. IN questo modo avremo facilmente gli intervalli di terza sovrapposti tra di loro. La stessa cosa dobbiamo farla su ogni singola nota, su ogni singolo grado , della scala maggiore di DO. Otteniamo cosi queste triadi su ogni grado della scala maggiore di DO:
Come potete vedere abbiamo facilmente scritto sul pentagramma degli intervalli di terza sovrapposti tra di loro partendo da ogni grado della scala maggiore di DO con il sistema visto poco fa. E’ proprio questo il concetto di “verticalità” della musica, le note infatti si sono messe in verticale l’una sull’altra. Su ogni singolo grado della scala maggiore di DO si sono formate delle Triadi ; se analizziamo queste triadi partendo da ogni singolo grado della scala di DO maggiore, vedremo che :
- Quelle formate sul I°, IV° e V° grado sono delle Triadi Maggiori
- Quelle formate sul II°, III° e VI° grado sono delle Triadi Minori
- Quella formatasi sul VII° grado è una Triade Diminuita.
Abbiamo cosi ottenuto il seguente schema per l’armonizzazione della Scala Maggiore:
Sostituendo i numeri romani con le note della scala maggiore di DO otterremo dunque le seguenti triadi, i seguenti accordi:
Abbiamo cosi armonizzato a 3 voci la scala di DO Maggiore , ottenendo anche uno schema molto utile per l’armonizzazione delle altre scale maggiori in qualsiasi tonalità. Ci basta difatti sostituire i numeri romani con le note della scala maggiore che intendiamo armonizzare per avere subito ed in maniera agevole gli accordi che nascono dall’armonizzazione di quella specifica scala maggiore.
Proviamo ad esempio a farlo per il SOL Maggiore. La Scala di SOL Maggiore è composta dalle note:
SOL – LA – SI – DO – RE – MI – FA# – (SOL)
Ci basta dunque sostituire i numeri romani dello schema visto poco qui in alto con le note della scala maggiore di SOL per ottenere in maniera immediata gli accordi che nascono dalla scala maggiore di SOL:
Per ottenere le armonizzazioni di tutte le altre scale maggiori vi basta fare come abbiamo fatto per la scala maggiore di SOL, prendete le note della scala maggiore e sostituitele con i numeri romani nello schema che abbiamo ottenuto.
Un’ultima riflessione viene da fare osservando l’armonizzazione della scala maggiore; Notiamo come ci sia nella nostra armonizzazione soltanto un accordo diminuito, il che significa che un determinato accordo diminuito può trovarsi soltanto in una tonalità maggiore, sul VII° grado. Per esempio un accordo di MI Dim (E°) può trovarsi soltanto nella tonalità di FA Maggiore.
Notiamo anche come invece nello schema siano presenti 3 triadi maggiori e 3 triadi minori; una determinata triade maggiore può appartenere a 3 tonalità diverse, quella che si trova sul I° grado, quella che si trova sul 4° e quella che si trova sul 5° grado ; ad esempio la Triade maggiore di DO può essere il I° grado di DO Maggiore, il IV° grado di SOL Maggiore ed il V° grado di FA Maggiore.
Stesso discorso dicasi anche per le Triadi Minori; ci sono ben 3 triadi minori che possono appartenere a diverse tonalità, quella sul II°, sul III° e sul VI° grado. Ad esempio la Triade Minore di RE può essere il II° grado di DO Maggiore, il III° grado di SIb o il VI° grado di FA.
Vedremo meglio questo discorso quando affronteremo il rapporto tra le scale modali e gli accordi derivanti proprio dall’armonizzazione della scala maggiore.